La redazione di PF ha intervistato il direttore del dipartimento di taratura di ACCREDIA-DT, Ing. R. Mugno, per capire come si fosse organizzato l'ente per garantire con continuità l'attività di accreditamento e sorveglianza dei laboratori italiani. Di seguito le sue riflessioni.
R. Mugno: “Il Dipartimento di Torino, come ACCREDIA tutta, si è subito organizzato con lavoro agile. Le segreterie sono state prontamente equipaggiate per lavorare da casa garantendo totale funzionalità. Il personale lavora tutto da remoto per quanto ovviamente è possibile fare. Non nascondo che c’è un calo di attività con conseguente riduzione delle giornate lavorative. Consentiamo tuttavia le visite da remoto nei limiti del possibile e con opportune garanzie. Anche le pratiche che si possono completare le portiamo avanti tutte da remoto: riprese da autosospensioni, sorveglianze, transizioni, proroghe dei certificati, delibere di pratiche già concluse…. All’inizio di marzo abbiamo anche riunito un Comitato Settoriale da remoto che ha accreditato il primo laboratorio di taratura di quest’anno.
Certo non possiamo garantire visite in esterno e i measurement audit che quindi sono posticipati, ma previa contenimento del rischio di inefficacia, le visite le facciamo anche quando il CAB non è in grado di offrire opportune piattaforme informatiche fornendo noi il collegamento ai nostri sistemi di web meeting.
Insomma stiamo tutti cercando di superare il difficile momento limitando le interruzioni e cercando di evitare colli di bottiglia alla ripartenza.
Dobbiamo essere positivi in un momento in cui il quotidiano è stravolto: reputiamo l’attuale sacrificio come ciò che consentirà a tutti di ripartire presto e al meglio”.
Per chi volesse approfondire la questione segnaliamo che sul sito di ACCREDIA sono state pubblicate alcune circolari in una sessione dedicata del sito ACCREDIA